Basta ritardi e “trucchetti” sul Psr. Cia Campania chiede confronto con De Luca

Si moltiplicano gli annunci su “super acceleratori” apparentemente risolutivi per i gravi ritardi subiti dagli agricoltori campani vessati dai meccanismi burocratici del Piano di Sviluppo Rurale. Da tutti considerata un’imperdibile occasione di rilancio per l’intero settore, la carta del Piano di Sviluppo Rurale sta sbiadendo nelle pastoie delle procedure senza finora dare ossigeno a chi ne ha diritto. “Non è possibile che nel marzo del 2018 – afferma Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania – a tre anni dall’approvazione, dobbiamo registrare solo l’8% della spesa. E si tenga conto che la maggior parte della spesa è rappresentata da trascinamenti della vecchia programmazione. Paghiamo l’assenza di governo, l’epoca delle deleghe all’agricoltura deve finire. L’agricoltura campana merita un assessorato a tutti gli effetti per rispondere nel concreto alle esigenze di chi porta avanti un settore fondamentale per l’economia del territorio, nonostante tutto”.

Di recente la Regione ha approvato una delibera che, nelle intenzioni di chi l’ha scritta, dovrebbe velocizzare la concessione dei finanziamenti fissando dei tempi ai funzionari degli uffici competenti, pena una sanzione. Agli agricoltori non sfugge che si tratta solo di fumo negli occhi, non si capisce bene cosa dovrebbe cambiare. “Questa delibera ci pare un boomerang e un’offesa alla dignità di tutti noi – continua Mastrocinque – di fatto si ammette che chi avrebbe dovuto lavorare sinora non lo ha fatto senza che nessuno si sia preso la briga di controllarlo, facendo perdere tre anni alle aziende agricole campane. Francamente non capiamo cosa ci sia da festeggiare”.