Sì della Regione all’“Agricoltura contadina”. Mastrocinque (Cia Campania): Riconosciuta la nostra battaglia

“L’approvazione del regolamento attuativo della legge regionale sull’Agricoltura contadina è la giusta conclusione di un percorso che ci ha visti protagonisti al fianco della Regione Campania e in particolare dei Consiglieri regionali Erasmo Mortaruolo e Maria Ricchiuti che sono stati i proponenti di questa legge. Era semplicemente assurdo che per poter vendere al dettaglio confetture o salumi prodotti a livello artigianale fosse necessario avere le stesse autorizzazione di chi lo fa a livello industriale. Un tema questo che sottoposi personalmente al Presidente De Luca e al Consigliere Mortaruolo in occasione della nostra assemblea regionale del febbraio 2019 trovando immediatamente una sua traduzione nella presentazione della proposta di legge da parte del Vicepresidente della Commissione Agricoltura. Quella visione oggi si rende concreta con la legge regionale n. 24 del 4 dicembre 2019”.
Ad affermarlo è il presidente di CIA Campania, Alessandro Mastrocinque.
“Ritengo infatti – prosegue il presidente Mastrocinque – che soltanto quando si ascolta chi sta sul campo, chi conosce il territorio e la terra, si possono realizzare cose buone. Questa legge e l’approvazione di oggi del suo regolamento attuativo sono inoltre la testimonianza di quanto la conoscenza del territorio e delle sue problematiche innestata con il lavoro di squadra tra la Commissione, gli uffici regionali e le organizzazioni di categoria, risulti oggi più che mai imprescindibile. Nel ringraziare ancora una volta tutti, voglio sottolineare la sinergia che c’è stata in questi anni con il Presidente De Luca, la Commissione Agricoltura e in particolare con il vicepresidente Mortaruolo, promotore di questa legge, che in questi anni hanno saputo raccogliere la nostra idea di agricoltura e darle una prospettiva come nel caso del provvedimento oggi approvato in maniera unanime dal Consiglio. E infine permettetemi l’orgoglio di un risultato che nasce da una visione che CIA ha dell’agricoltura che significa più sostegno ai produttori, più qualità e meno burocrazia come nel caso di questa legge che fa sintesi tra le esigenze di tutela dei consumatori e dei piccoli produttori nell’ambito di un più generale sostegno della filiera corta”.