Banca delle Terre, Cia Campania invita i giovani a lavorare per l’autosostentamento alimentare

Mastrocinque: “L’autosostentamento non deve essere solo energetico ma anche alimentare. Alla luce della grave crisi di approvvigionamenti di mais e grano è il momento di investire per garantire la capacità di produzione dei territori. I giovani devono investire nel settore primario e realizzare la vera rivoluzione verde capace di tradurre il concetto di sostenibilità. Ma i comuni devono fare la loro parte: devono censire i terreni incolti e metterli a bando”. 

“Rendere i territori capaci di sostentamento è la vera rivoluzione verde, ma bisogna credere nell’elevato potenziale dell’agricoltura come metodo e strumento”. Così il presidente di Cia Campania Alessandro Mastrocinque, per divulgare l’apertura della IV edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole, costituita da oltre 19.800 ettari, per un totale di 827 aziende agricole potenziali e un valore complessivo a base d’asta di quasi 312 mln di euro, da destinare ai nuovi interventi in favore dei giovani imprenditori agricoli.

Le manifestazioni d’interesse per l’acquisto dei terreni possono essere presentate dal 7 marzo e fino alle 24.00 del 5 giugno 2022. In Campania la banca mappa 3 terreni in provincia di Avellino, 2 in provincia di Salerno, 4 a Napoli e 20 a Caserta.

“Troppo pochi rispetto alle disponibilità di terreni incolti esistente” commenta Mastrocinque. “Alla luce della grave crisi di approvvigionamento delle materie prime, come mais e grano, abbiamo il dovere di affrontare un cambio di rotta e puntare all’autosostentamento. Sollecitiamo i comuni al censimento per ampliare la mappa della Banca delle Terre Ismea. Cia Campania conferma l’affiancamento per consulenze e know how” conclude