Assemblea nazionale Agia, “Con oltre 40mila giovani realizziamo la transizione ecologica”

Equità nel Data Governance Act, servizi interconnessi nelle aree rurali e multicanalità anti-crisi, tra le direttrici per il post pandemia: il punto in Assemblea nazionale. L’abruzzese Enrico Calentini eletto vicepresidente

Con oltre 40 mila giovani imprenditori agricoli siamo pronti a concretizzare la transizione ecologica che ci chiede l’Europa, mettendo sul tavolo, come direttrici per il post pandemia: tutela ed equità nel Data Governance Act, perché sia valorizzato il ruolo degli agricoltori, fornitori di dati; innovazione e connettività, non solo delle infrastrutture fisiche e digitali, ma anche nei servizi al cittadino, soprattutto nelle aree rurali, con politiche di welfare inclusive, tempestive ed efficaci, e multicanalità come asset strategico anti-crisi, con l’e-commerce opportunità per tutti. Così Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, nell’odierna Assemblea nazionale, rimandata nel 2020 per il Covid, facendo sintesi dei sui ultimi due anni di attività e fissando gli obiettivi su cui costruire la svolta green agricola.

L’appuntamento, è stato, inoltre, spazio di elezioni con la nomina dell’abruzzese, Enrico Calentini a vicepresidente Agia-Cia, che va ad affiancare Rudy Marranchelli e Luca Trivellato, entrambi già in carica. “Una scelta unanime che riconosce competenza e attenzione dimostrata da Enrico Calentini ad Agia-Cia -ha dichiarato il Presidente nazionale, Stefano Francia-. Stiamo affrontando un passaggio epocale, spinti dalla crisi pandemica, ma anche dalla sfida Ue per la sostenibilità. Nella nomina, quindi, la volontà di rafforzare la squadra sempre nel segno della professionalità e della visione comune che contraddistingue l’Associazione”.

Il riferimento del presidente Francia, dunque, ai prossimi mesi che saranno decisivi per mettere in carreggiata, da protagonisti, il processo di sviluppo innovativo e sostenibile dell’agricoltura nazionale ed Ue, attraverso il PNRR, la riforma della Pac e il Next Generation Eu.

Al centro dell’azione Agia-Cia, da una parte, il lavoro costante sul piano della formazione, promuovendo l’interscambio tra mondo dell’istruzione e della ricerca e quello dei grandi player sviluppatori di macchine e strumenti i-tech, in linea con le ambizioni green Ue; dall’altra, il contributo al presidio del territorio, rilanciando il dialogo tra associazioni, enti e istituzioni e il ruolo delle comunità nelle aree interne, dove è urgente attivare servizi mirati a garantire, prima di tutto, il diritto alla salute.

“A rendere possibile risultati importanti -ha dichiarato il presidente Francia- l’intraprendenza dei giovani di Agia, il ruolo centrale di Cia e le attività condivise con le altre sue Associazioni. Partner e interlocutori di rilievo, sia pubblici che privati, hanno, ovviamente, permesso ad Agia-Cia di fare ogni giorno la differenza. E’ il nostro bagaglio di risorse -ha concluso Francia-. Ci permette di guardare all’Europa e alla costruzione del suo futuro come parte attiva e responsabile”.

Enrico Calentini, breve bio.  Calentini, 40 anni, alla guida di Agia-Cia Chieti Pescara, delegato Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori) e componenti del Gruppo di Dialogo Civile “Spirits” della DG Agri, rafforzerà la squadra, affiancando i vicepresidenti già in carica: Rudy Marranchelli e Luca Trivellato. Laureato in Economia e Management all’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti con Master in International Management all’Istituto “Adriano Olivetti” (ISTAO) di Ancona, è oggi imprenditore agricolo e titolare dell’Azienda “Villamarea” di Francavilla al Mare (CH).

“Onorato da sempre di essere tra i giovani di Cia. Accolgo quest’incarico con immensa gratitudine ed entusiasmo -ha commentato Enrico Calentini-. Sono certo che come Agia-Cia sia in Italia che in Europa, anche attraverso il Ceja, continueremo a portare avanti progetti in grado di produrre qualità e concretezza a beneficio dei giovani, del ricambio generazionale in agricoltura e di uno suo sviluppo realmente innovativo e sostenibile.”