Castanicoltura, produzione a picco. Tavolo in Regione: ecco le proposte sollecitate da Cia Campania

castagna-fotolia-750x750Cade a picco la produzione delle castagne in Campania, dove rispetto al 2014 il crollo potrebbe arrivare a superare il 95% della produzione. Per porre degli argini a una situazione che minaccia la scomparsa di uno dei settori di prestigio dell’agricoltura regionale, Cia Campania ha sollecitato un’audizione presso la Commissione Agricoltura della Regione Campania. Dall’incontro, tenuto alla presenza del delegato Franco Alfieri e del presidente della Commissione Agricoltura Maurizio Petracca, insieme agli altri rappresentanti delle associazioni di categoria, sono emerse numerose proposte di intervento, tra cui: l’attivazione della misura 4 del PSR 14/20, riservando priorità alle aziende castanicole negli investimenti agronomici; l’attivazione immediata delle misure 5, 1 e 2, relative al ripristino del potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali, al trasferimento di conoscenze e ai servizi di consulenza. Dall’audizione è emersa inolte la volontà di attivare la misura 16.6 che agevola la produzione di energia rinnovabile da biomassa.

Nel chiedere questo incontro – sottolinea a margine dell’incontro Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campaniaera nostra intenzione individuare delle linee guida per tamponare un’emorragia produttiva che sta mettendo in ginocchio i nostri produttori”. L’incontro è stato inoltre l’occasione per rinnovare l’appello alla Regione affinché solleciti il Ministero nella classificazione definitiva del castagno come essenza forestale o frutticola. “Abbiamo infine chiesto – conclude Mastrocinque – una indennità per i castanicoltori in considerazione dell’importante ruolo ambientale che svolgono grazie alla manutenzione di aree che altrimenti rischierebbero l’abbandono. Sono misure utili ma, sia chiaro, ancora insufficienti in vista delle dimensioni dei danni subiti e di quelli che purtroppo si rischia di subire ancora”.