Pmi agricole, al via la staffetta generazionale ecco i nuovi criteri di accesso alle agevolazioni

Nuovi criteri di accesso ai finanziamenti per il ricambio generazionale
in agricoltura: diventa operativa, con la pubblicazione in Gazzetta del
decreto attuativo, la riforma del decreto legislativo 185 del 2000.
L’obiettivo dello strumento è sostenere i progetti di sviluppo e
consolidamento aziendale nei settori della produzione, trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli nella fase di passaggio delle
aziende tra vecchie a nuove generazioni.

agricoltura-lavoro

I progetti
I progetti devono essere avviati dopo la data di ammissione alle
agevolazioni e devono riguardare: il miglioramento del rendimento e
della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare
mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e
riconversione della produzione; il miglioramento dell’ambiente naturale,
delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purchè non si
tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione
europea; la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture
connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione
dell’agricoltura.

Chi può accedere ai benefici
I finanziamenti possono essere concessi a microimprese e piccole e medie
imprese in qualsiasi forma costituite che subentrino nella conduzione di
un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività
agricola da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di
agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il
consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative
nei settori della produzione e della trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli; microimprese e piccole e medie
imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di
iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla
data di presentazione della domanda di agevolazione.

Requisiti
Nel caso delle Pmi che subentrano alla conduzione di un’azienda
agricola, sono richiesti cinque requisiti essere costituite da non più
di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle
agevolazioni; esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi
dell’articolo 2135 del codice civile; essere amministrate e condotte da
un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data
di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore
agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante
dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di
delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società,
essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di
partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età
compresa tra i 18 e i 40 anni; essere già subentrate, anche a titolo
successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della
domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero
subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle
agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda; avere sede
operativa nel territorio nazionale.

Agevolazioni
Gli incentivi previsti dal decreto consistono in mutui agevolati a tasso
zero, della durata compresa tra cinque e dieci anni, incluso il periodo
di preammortamento. L’importo dei finanziamenti non può essere superiore
al 75% delle spese ammissibili, che a loro volta non possono superare la
soglia massima di 1,5 milioni di euro.
Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il
mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di
preammortamento, non superiore a quindici anni.

Garanzie
Il finanziamento agevolato deve essere assistito da garanzie per
l’intero importo concesso, maggiorato del 20% per accessori e per il
rimborso delle spese. Tali garanzie sono acquisibili mediante iscrizione
di ipoteca di primo grado sui beni oggetto di finanziamento, o su altri
beni del soggetto beneficiario o di terzi, oppure mediante fideiussione
bancaria.

Come richiedere i finanziamenti
La nuova modulistica per richiedere le agevolazioni, alla luce del
decreto attuativo appena pubblicato in Gazzetta, verrà resa disponibile
da Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare,
soggetto gestore dell’intervento.
Sulla base delle informazioni contenute nella domanda, Ismea accerterà
la sussistenza dei requisiti e la sostenibilità finanziaria ed economica
dell’iniziativa ed entro sei mesi delibererà l’ammissione al
finanziamento o il rigetto dell’istanza, dandone comunicazione agli
interessati.
Entro sei mesi dalla comunicazione della delibera di ammissione alle
agevolazioni, i beneficiari sono tenuti a trasmettere a Ismea la
documentazione necessaria alla stipula del contratto di mutuo agevolato.