“Spighe verdi”: premiati tre comuni della Campania

spighe-verdiNasce quest’anno il nuovo riconoscimento ‘Spighe verdi’, diretta filiazione delle Bandiere Blu. Si tratta di un programma che, dal mare, volge lo sguardo all’entroterra, all’agricoltura e alla sostenibilità premiando i comuni rurali più attenti alla valorizzazione delle risorse naturali locali. Ad assegnarlo è la Fee Italia, sezione italiana della danese Foundation for Environmental Education che, insieme con Confagricoltura, ha selezionato 13 località in 9 regioni, da Lavagna in Liguria a Ragusa in Sicilia passando per Montefalco, in Umbria.
‘Spighe Verdi’ nasce come strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Un programma che chiama all’appello la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento, con la partecipazione della comunità e delle imprese. Da qui la stesura di una serie di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità, come la partecipazione pubblica all’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo alla presenza di produzioni agricole tipiche, la qualità dell’offerta turistica, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
Le ‘Spighe verdi’ edizione 2016 sono state assegnate in Toscana e Campania con il maggior numero di riconoscimenti, tre ciascuna, Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci e Agropoli, Positano e Pisciotta. Un Comune rurale, invece per ognuna delle restanti regioni: Serralunga di Crea (Piemonte), Lavagna (Liguria), Caorle (Veneto), Matelica (Marche), Montefalco (Umbria), Ostuni (Puglia) e Ragusa (Sicilia). Soddisfatto il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, che ha ricordato come il ruolo dell’organizzazione sia quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità e innovazione che le aziende già attuano o sperimentano.